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Aggiornamenti normativi
Qualificazione stazioni appaltanti, nuovo regolamento su accertamento requisiti e...
Qualificazione stazioni appaltanti, nuovo regolamento su accertamento requisiti e sanzioni Pubblicato il nuovo regolamento Anac sull’esercizio del potere di accertamento del possesso dei requisiti e del potere sanzionatorio dell’Autorità in materia di qualificazione delle stazioni appaltanti. Adottato con delibera n. 126 dell’11 marzo 2025 dal Consiglio Anac, il testo disciplina gli ambiti applicativi per le attribuzioni dell’Autorità in materia, ai sensi delle relative disposizioni del Codice degli Appalti (articolo 63, comma 11, e allegato II.4) anche alla luce degli ultimi interventi correttivi operati dal legislatore (d.lgs. n. 209/2024). [[CASESTUDY]] Il regolamento interviene quindi sull’esercizio del potere dell’Autorità finalizzato: all’accertamento del possesso dei requisiti dichiarati nella domanda di qualificazione e all’adozione dei conseguenti provvedim...
Qualificazione stazioni appaltanti, nuovo regolamento su accertamento requisiti e sanzioni Pubblicato il nuovo regolamento Anac sull’esercizio del potere di accertamento del possesso dei requisiti e del potere sanzionatorio dell’Autorità in materia di qualificazione delle stazioni appaltanti. Adottato con delibera n. 126 dell’11 marzo 2025 dal Consiglio Anac, il testo disciplina gli ambiti applicativi per le attribuzioni dell’Autorità in materia, ai sensi delle relative disposizioni del Codice degli Appalti (articolo 63, comma 11, e allegato II.4) anche alla luce degli ultimi interventi correttivi operati dal legislatore (d.lgs. n. 209/2024). [[CASESTUDY]] Il regolamento interviene quindi sull’esercizio del potere dell’Autorità finalizzato: all’accertamento del possesso dei requisiti dichiarati nella domanda di qualificazione e all’adozione dei conseguenti provvedim...
L’incomprensibile timidezza del Consiglio di Stato sull’avvalimento della parità...
Come noto, sulla possibilità di ricorrere all’avvalimento per la certificazione della partità di genere a fini premiali vi è contrasto in giurisprudenza. Il TRGA Bolzano, 4 novembre 2024 n . 257 non ha dubbi: "ai sensi dell’art. 108, comma 7, d.lgs. n. 36/2023, l’avvenuta adozione di politiche tese al raggiungimento della parità di genere può unicamente essere provata dal possesso della certificazione stessa, la quale, proprio perché riguardante una qualifica soggettiva ed anche etica dell’impresa concorrente alla gara, non può essere oggetto di “prestito” in avvalimento ad altra impresa, in quanto non in grado di ovviare al mancato rispetto delle politiche di parità di genere all’interno dell’organizzazione dell’impresa ausiliata;" [[CASESTUDY]] A distanza di pochi giorni il TAR Marche, 7 novembre 2024, n. 862 addiviene ad opposto esito interpretativo: ...
Come noto, sulla possibilità di ricorrere all’avvalimento per la certificazione della partità di genere a fini premiali vi è contrasto in giurisprudenza. Il TRGA Bolzano, 4 novembre 2024 n . 257 non ha dubbi: "ai sensi dell’art. 108, comma 7, d.lgs. n. 36/2023, l’avvenuta adozione di politiche tese al raggiungimento della parità di genere può unicamente essere provata dal possesso della certificazione stessa, la quale, proprio perché riguardante una qualifica soggettiva ed anche etica dell’impresa concorrente alla gara, non può essere oggetto di “prestito” in avvalimento ad altra impresa, in quanto non in grado di ovviare al mancato rispetto delle politiche di parità di genere all’interno dell’organizzazione dell’impresa ausiliata;" [[CASESTUDY]] A distanza di pochi giorni il TAR Marche, 7 novembre 2024, n. 862 addiviene ad opposto esito interpretativo: ...
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In caso di unicità di centro decisionale (articolo 95 comma 1 lett. d) occorre comunque attivare contraddittorio con le imprese. Il contraddittorio procedimentale permette infatti all’amministrazione di valutare non già il contenuto effettivamente coordinato delle offerte, né le conseguenze anticoncorrenziali concretamente derivatene, bensì la possibilità che le offerte non siano state predisposte in modo del tutto autonomo ed indipendente. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Tar Lombardia, Milano, Sez. I, 11 aprile 2025, n. 1315: 3. Il ricorso principale è fondato nel secondo motivo. 3.1 Dall’esame degli atti risulta che la stazione appaltante ha disposto l’esclusione della ricorrente ai sensi dell’art. 95, comma 1, lett. d), del D.Lgs, n. 36/2023 senza aver disposto il contraddittorio procedimentale. In merito al contraddittorio procedimentale l’art. 96 comma 6 de...
In caso di unicità di centro decisionale (articolo 95 comma 1 lett. d) occorre comunque attivare contraddittorio con le imprese. Il contraddittorio procedimentale permette infatti all’amministrazione di valutare non già il contenuto effettivamente coordinato delle offerte, né le conseguenze anticoncorrenziali concretamente derivatene, bensì la possibilità che le offerte non siano state predisposte in modo del tutto autonomo ed indipendente. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Tar Lombardia, Milano, Sez. I, 11 aprile 2025, n. 1315: 3. Il ricorso principale è fondato nel secondo motivo. 3.1 Dall’esame degli atti risulta che la stazione appaltante ha disposto l’esclusione della ricorrente ai sensi dell’art. 95, comma 1, lett. d), del D.Lgs, n. 36/2023 senza aver disposto il contraddittorio procedimentale. In merito al contraddittorio procedimentale l’art. 96 comma 6 de...
FOCUS: “La consultazione pubblica di ANAC sulla qualificazione delle stazioni appaltanti:...
Con la pubblicazione del Decreto Legislativo 209/2024, recante disposizioni correttive al nuovo Codice dei contratti pubblici (D.lgs. 36/2023), il legislatore ha profondamente innovato il sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza, disciplinato dall’Allegato II.4 del Codice. In attuazione delle modifiche normative, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha avviato una consultazione pubblica finalizzata a raccogliere osservazioni da parte degli operatori entro il 14 aprile 2025, mediante la compilazione di un apposito questionario online disponibile sul sito istituzionale. [[CASESTUDY]] Finalità della consultazione: semplificare e chiarire L’iniziativa dell’ANAC si propone di chiarire e razionalizzare alcuni aspetti ritenuti controversi del sistema di qualificazione, con particolare riferimento ai criter...
Con la pubblicazione del Decreto Legislativo 209/2024, recante disposizioni correttive al nuovo Codice dei contratti pubblici (D.lgs. 36/2023), il legislatore ha profondamente innovato il sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza, disciplinato dall’Allegato II.4 del Codice. In attuazione delle modifiche normative, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha avviato una consultazione pubblica finalizzata a raccogliere osservazioni da parte degli operatori entro il 14 aprile 2025, mediante la compilazione di un apposito questionario online disponibile sul sito istituzionale. [[CASESTUDY]] Finalità della consultazione: semplificare e chiarire L’iniziativa dell’ANAC si propone di chiarire e razionalizzare alcuni aspetti ritenuti controversi del sistema di qualificazione, con particolare riferimento ai criter...
MIT: Utilizzo cig "madre" accordo quadro in luogo del cig "derivato"
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 03/04/2025, n. 3180 ha risposto al seguente quesito: Questo Ente ha stipulato un accordo quadro con un unico operatore per l'affidamento di servizi tecnici (progettazione, D.L., supporto al RUP) di importo superiore alla soglia comunitaria, relativo a diverse infrastrutture, ciascuna avente un proprio CUP. Il bando è stato redatto in vigenza del D.Lgs.50/2016. Il contratto prevede la possibilità di avviare i singoli servizi con semplici "ordinativi", per importi e obbligazioni già ben definiti nell'accordo quadro, senza necessità di stipulare contratti attuativi "derivati". Si chiede: 1. se sia strettamente necessaria la richiesta di cig derivati o se si possa utilizzare l'unico cig (quello dell'accordo quadro) per la gestione del contratto e la compilazione delle schede simog (st...
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 03/04/2025, n. 3180 ha risposto al seguente quesito: Questo Ente ha stipulato un accordo quadro con un unico operatore per l'affidamento di servizi tecnici (progettazione, D.L., supporto al RUP) di importo superiore alla soglia comunitaria, relativo a diverse infrastrutture, ciascuna avente un proprio CUP. Il bando è stato redatto in vigenza del D.Lgs.50/2016. Il contratto prevede la possibilità di avviare i singoli servizi con semplici "ordinativi", per importi e obbligazioni già ben definiti nell'accordo quadro, senza necessità di stipulare contratti attuativi "derivati". Si chiede: 1. se sia strettamente necessaria la richiesta di cig derivati o se si possa utilizzare l'unico cig (quello dell'accordo quadro) per la gestione del contratto e la compilazione delle schede simog (st...
In presenza della “pregnanza” di precedente vicenda professionale l’ammissione...
Fermo restando il principio generale dell’obbligo della motivazione della decisione dell’esclusione, va ammessa in via di “eccezione” la necessità che in presenza della “pregnanza” della precedente vicenda professionale la valutazione dell’Amministrazione sull’assenza di un grave illecito professionale che porti all’ammissione in gara sia adeguatamente motivata. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Tar Sicilia, Palermo, Sez. IV, 09/04/2025, n. 781: Ebbene, il Collegio non ignora che, in argomento, l’orientamento prevalente in giurisprudenza è quello per cui uno specifico e puntuale obbligo motivazionale circa la rilevanza dell’illecito professionale e la sua incidenza sulla affidabilità del concorrente incombe sulla stazione appaltante solo in caso in cui pervenga alla determinazione di escludere il concorrente, e non anche nell’ipotesi opposta di ammissio...
Fermo restando il principio generale dell’obbligo della motivazione della decisione dell’esclusione, va ammessa in via di “eccezione” la necessità che in presenza della “pregnanza” della precedente vicenda professionale la valutazione dell’Amministrazione sull’assenza di un grave illecito professionale che porti all’ammissione in gara sia adeguatamente motivata. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Tar Sicilia, Palermo, Sez. IV, 09/04/2025, n. 781: Ebbene, il Collegio non ignora che, in argomento, l’orientamento prevalente in giurisprudenza è quello per cui uno specifico e puntuale obbligo motivazionale circa la rilevanza dell’illecito professionale e la sua incidenza sulla affidabilità del concorrente incombe sulla stazione appaltante solo in caso in cui pervenga alla determinazione di escludere il concorrente, e non anche nell’ipotesi opposta di ammissio...
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Il Tar Puglia ribadisce (vedi La verifica circa l’equivalenza delle tutele del CCNL alternativo proposto ha carattere obbligatorio – Giurisprudenzappalti) come la determinazione di affidamento/aggiudicazione debba necessariamente essere preceduta dalla verifica della dichiarazione di equivalenza, la quale assume, pertanto, carattere obbligatorio. L’aggiudicataria si è avvalsa della facoltà riconosciuta dall’art. 11, comma 3, D. Lgs. 36/2023, indicando un CCNL diverso da quello previsto dal disciplinare di gara, senza, però, produrre una espressa dichiarazione di equivalenza tra i due contratti. La stazione appaltante avrebbe dovuto procedere, in ossequio al disposto dell’art. 11, comma 4, D. Lgs. 36/2023 all’acquisizione e alla verifica della dichiarazione di equivalenza dei CCNL, anche con le modalità di cui all&rsquo...
Il Tar Puglia ribadisce (vedi La verifica circa l’equivalenza delle tutele del CCNL alternativo proposto ha carattere obbligatorio – Giurisprudenzappalti) come la determinazione di affidamento/aggiudicazione debba necessariamente essere preceduta dalla verifica della dichiarazione di equivalenza, la quale assume, pertanto, carattere obbligatorio. L’aggiudicataria si è avvalsa della facoltà riconosciuta dall’art. 11, comma 3, D. Lgs. 36/2023, indicando un CCNL diverso da quello previsto dal disciplinare di gara, senza, però, produrre una espressa dichiarazione di equivalenza tra i due contratti. La stazione appaltante avrebbe dovuto procedere, in ossequio al disposto dell’art. 11, comma 4, D. Lgs. 36/2023 all’acquisizione e alla verifica della dichiarazione di equivalenza dei CCNL, anche con le modalità di cui all&rsquo...
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Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 03/04/2025, n. 3309 ha risposto al seguente quesito: In riferimento all'articolo 11 dell'allegato II.4, ed in particolare al comma 4-bis in tema di monitoraggio dell'efficienza decisionale delle stazioni appaltanti, si chiede un chiarimento rispetto all'individuazione delle procedure oggetto di monitoraggio. In particolare: 1) considerato che il comma 4-bis del suddetto articolo fa riferimento alla data di presentazione delle offerte come risultante dai bandi di gara, si chiede se sono oggetto di monitoraggio solo le procedure per cui è prevista la pubblicazione di un bando di gara o anche le procedure negoziate. 2) Considerato che il medesimo comma prevede che il monitoraggio abbia inizio a partire dal 1 gennaio 2025, si chiede se devono essere prese in considerazione: a) le procedure i cui bandi son...
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 03/04/2025, n. 3309 ha risposto al seguente quesito: In riferimento all'articolo 11 dell'allegato II.4, ed in particolare al comma 4-bis in tema di monitoraggio dell'efficienza decisionale delle stazioni appaltanti, si chiede un chiarimento rispetto all'individuazione delle procedure oggetto di monitoraggio. In particolare: 1) considerato che il comma 4-bis del suddetto articolo fa riferimento alla data di presentazione delle offerte come risultante dai bandi di gara, si chiede se sono oggetto di monitoraggio solo le procedure per cui è prevista la pubblicazione di un bando di gara o anche le procedure negoziate. 2) Considerato che il medesimo comma prevede che il monitoraggio abbia inizio a partire dal 1 gennaio 2025, si chiede se devono essere prese in considerazione: a) le procedure i cui bandi son...
La stipula del nuovo CCNL di settore, sopravvenuta nel corso della procedura di verifica...
La ricorrente contesta la ragionevolezza delle conclusioni di congruità dell’offerta dell’aggiudicataria, perché non tiene conto dei rinnovi contrattuali frattanto entrati in vigore (con il maggior costo del personale ivi previsto). Tar Calabria, Reggio Calabria, 07/04/2025, n. 243 accoglie il ricorso: 11.3- E’ invece fondato il profilo sub III). 11.3.1- In argomento si premette che, per costante giurisprudenza: -) “Il giudizio di attendibilità dell’offerta ha contenuto globale e sintetico, di talché è precluso procedere ad alcuna autonoma verifica della congruità dell’offerta e delle singole voci, e ciò in quanto il giudizio di anomalia deve tendere ad accertare in concreto che l’offerta economica risulti nel suo complesso attendibile in relazi...
La ricorrente contesta la ragionevolezza delle conclusioni di congruità dell’offerta dell’aggiudicataria, perché non tiene conto dei rinnovi contrattuali frattanto entrati in vigore (con il maggior costo del personale ivi previsto). Tar Calabria, Reggio Calabria, 07/04/2025, n. 243 accoglie il ricorso: 11.3- E’ invece fondato il profilo sub III). 11.3.1- In argomento si premette che, per costante giurisprudenza: -) “Il giudizio di attendibilità dell’offerta ha contenuto globale e sintetico, di talché è precluso procedere ad alcuna autonoma verifica della congruità dell’offerta e delle singole voci, e ciò in quanto il giudizio di anomalia deve tendere ad accertare in concreto che l’offerta economica risulti nel suo complesso attendibile in relazi...
FOCUS: “La corretta interpretazione dei criteri premiali nei CAM e la rilevanza...
Con il parere reso nell’adunanza del 19 marzo 2025, l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha fornito un'importante precisazione in materia di criteri ambientali minimi (CAM) e valutazione dell’offerta tecnica nei servizi di pulizia, chiarendo la corretta interpretazione di una clausola della lex specialis relativa all’attribuzione di un punteggio premiale. Il caso affrontato riguarda un appalto a procedura ristretta per l’affidamento dei servizi di pulizia di autobus, veicoli ausiliari, impianti fissi e uffici, bandito da una società in house. [[CASESTUDY]] I fatti oggetto del parere A seguito dell’aggiudicazione dell’appalto in favore di un operatore economico, il secondo classificato ha presentato istanza di parere ai sensi dell’art. 220, comma 1, d.lgs. 36/2023, contestando l’attribuzione di 0,5 punti per il p...
Con il parere reso nell’adunanza del 19 marzo 2025, l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha fornito un'importante precisazione in materia di criteri ambientali minimi (CAM) e valutazione dell’offerta tecnica nei servizi di pulizia, chiarendo la corretta interpretazione di una clausola della lex specialis relativa all’attribuzione di un punteggio premiale. Il caso affrontato riguarda un appalto a procedura ristretta per l’affidamento dei servizi di pulizia di autobus, veicoli ausiliari, impianti fissi e uffici, bandito da una società in house. [[CASESTUDY]] I fatti oggetto del parere A seguito dell’aggiudicazione dell’appalto in favore di un operatore economico, il secondo classificato ha presentato istanza di parere ai sensi dell’art. 220, comma 1, d.lgs. 36/2023, contestando l’attribuzione di 0,5 punti per il p...
I tributi locali rientrano nella nozione di tasse o imposte? Il canone unico patrimoniale...
La ricorrente, esclusa (tra l’altro) per una irregolarità fiscale, muove in ricorso le seguenti censure: a) ICP e CUP sono tributi locali e dunque non rientrerebbero nella definizione di imposte e tasse fornita dall’art. 2, All.II.10 d.lgs. n. 36/2023, come a sua volta richiamato dall’art. 95, comma 2, d.lgs. n. 36/2023; b) il CUP in ogni caso non avrebbe natura tributaria e dunque non rientra nella nozione di imposta o tributo. T.A.R. Calabria, II, 07 aprile 2025, n. 647 ritiene che: la censura sub a) non sia condivisibile siccome, l’all. II.10 si limita ad utilizzare l’espressione “imposte e tasse” senza distinguere tra i tributi per cui ente impositore è lo Stato e tributi per cui enti impositori sono gli enti locali. la censura sub b) colga invece nel segno. [[CASESTUDY]] E ciò in quanto la “l. ...
La ricorrente, esclusa (tra l’altro) per una irregolarità fiscale, muove in ricorso le seguenti censure: a) ICP e CUP sono tributi locali e dunque non rientrerebbero nella definizione di imposte e tasse fornita dall’art. 2, All.II.10 d.lgs. n. 36/2023, come a sua volta richiamato dall’art. 95, comma 2, d.lgs. n. 36/2023; b) il CUP in ogni caso non avrebbe natura tributaria e dunque non rientra nella nozione di imposta o tributo. T.A.R. Calabria, II, 07 aprile 2025, n. 647 ritiene che: la censura sub a) non sia condivisibile siccome, l’all. II.10 si limita ad utilizzare l’espressione “imposte e tasse” senza distinguere tra i tributi per cui ente impositore è lo Stato e tributi per cui enti impositori sono gli enti locali. la censura sub b) colga invece nel segno. [[CASESTUDY]] E ciò in quanto la “l. ...
MIT: Riconoscimento incentivi tecnici per procedure di gara gestite da SUA o CUC
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 03/04/2025, n. 3373 ha risposto al seguente quesito: Nel caso di ricorso a una SUA o a una CUC, che opera ai sensi dell'art. 15, comma 9, del Codice, in qualità di RUP, gli incentivi spettanti per la predisposizione degli atti di gara (propedeutici all'aggiudicazione) sono calcolati sulla base del valore complessivo della procedura gestita e aggiudicata, opzioni di proroga comprese? [[CASESTUDY]] Risposta aggiornata La lettura sistematica degli artt. 15, comma 9 e 45 del Codice consente di affermare che per le attività di competenza del RUP, in relazione ai processi di acquisizione gestiti direttamente dalle centrali di committenza e dalle aggregazioni di stazioni appaltanti, gli incentivi spettanti per la predisposizione degli atti di gara e per lo svolgimento della stessa, come chiarito an...
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 03/04/2025, n. 3373 ha risposto al seguente quesito: Nel caso di ricorso a una SUA o a una CUC, che opera ai sensi dell'art. 15, comma 9, del Codice, in qualità di RUP, gli incentivi spettanti per la predisposizione degli atti di gara (propedeutici all'aggiudicazione) sono calcolati sulla base del valore complessivo della procedura gestita e aggiudicata, opzioni di proroga comprese? [[CASESTUDY]] Risposta aggiornata La lettura sistematica degli artt. 15, comma 9 e 45 del Codice consente di affermare che per le attività di competenza del RUP, in relazione ai processi di acquisizione gestiti direttamente dalle centrali di committenza e dalle aggregazioni di stazioni appaltanti, gli incentivi spettanti per la predisposizione degli atti di gara e per lo svolgimento della stessa, come chiarito an...